Se potessero parlare queste sedie racconterebbero di attese e brevi riposi. Racconterebbero di mamme intente a cullare i loro bimbi, di pranzi consumati intorno a un tavolo affollato dove pane e formaggio non possono mai mancare.
Se potessero parlare queste sedie dai chiodi color oro e consumate, racconterebbero di quella volta che un bimbo ci si arrampicò per raggiungere gli zuccherini riposti nella gigantesca credenza, tutta da scalare, come fosse una montagna. Una mossa maldestra ed il coraggioso gesto sarebbe stato scoperto da tutti in un battere di ciglia.
Se potesse parlare questo vecchio legno abbandonato e inumidito, unito da pochi incastri e da poveri chiodi assemblati tantissimi anni fa, magari chiederebbe aiuto ad una mano esperta, capace di migliorarlo per riportarlo ad un antico splendore.
Non so bene in quale modo e grazie a quali coincidenze io e queste sedie siamo entrate in contatto, ma devo sicuramente ringraziare la cura che i nonni hanno avuto nei confronti di questi oggetti costruiti dai miei avi. Alcune cose sono state gettate,è inevitabile, ma molto è stato invece conservato nella speranza di un nuovo impiego, in attesa forse di raccontare nuove storie.
In questi mesi ho selezionato alcuni oggetti con l'intenzione di riprenderli in mano per capire come riadattarli rededoli ancora utili alla vita di tutti i giorni. Alcuni, gli attrezzi da lavoro veri e propri, sono e resteranno degli oggetti da collezione e un ricordo immutabile. Altri invece, potranno arredare la casa o l'esterno sottolineando il contesto e la storia dei nostri luoghi montani. Queste sedie, ora dipinte di bianco e ben rinfrescate - nonostante le mie mani non esperte e alle prime armi - andranno a rallegrare il terrazzo di casa dei miei genitori. In questi giorni intanto vagano tra il fienile, dove le ho rimesse a nuovo e il prato dove ci piace consumare la merenda e dove i bimbi camminano spensierati.
Un'idea di crostata semplice e veloce, tanto per regalarci una fetta golosa alla frutta senza tanto impegno. Siamo in vacanza quindi...lasciamo che l'ozio abbia il suo spazio ;)
70 grammi di zucchero, 140 gr di burro e 210 gr di farina, scorza di limone grattata;
per la farcitura: marmellata di lamponi e uva a piacere;
Impastare la frolla e farla riposare in frigo per mezz'ora. Stendere la pasta in uno stampo da crostata e farla cuocere senza farcitura. Una volta raffreddata, distribuire sulla base la marmellata e gli acini d'uva privati dei semini.
La mia creatura pare soddisfatta del suo trono...se la ride sorridendo al cucciolo di cane che la guarda dal fienile. Anche lui ha trovato il suo rifugio ideale.
a scuola odiavo le tabelline, ma ora mica male ;-) stupenda la tua creatura!!!!
RispondiEliminaun abbraccione
pure io le odiavo, sapessi quanto...ma grazie a mia mamma ho imparato ad apprezzare la tabellina del 7 :))
Eliminaun bacione
Complimenti, mi sembra davvero una bella idea quella di recuperare delle vecchie sedie e ridonare viva e utilità..è anche un bel risparmio pensando a quanto costano acquistate nuove :-S
RispondiEliminaIl pargolo poi parla x loro ^_^
Mi piace da matti anche la crostata..bravissima!
la zia Consu
ps: la tabellina del 7 è sempre stata la mia preferita :-P
grazie Consu! qui continuano a saltar fuori sgabelli, ruote di carri e tante altre cose ma le mie vacanze stanno per finire...rimarranno dei pezzi da parte per le prossime vacanze. Un abbraccio
Eliminaanch'io amo il riciclo, cercare nelle soffitte pezzi di storia da rielaborare, amo gironzolare per i mercatini dell'antiquariato facendomi invadere da veri colpi di fulmine e credo che non ci sia cosa più bella di sedersi su sedie dove le nostre manine hanno messo del suo!!!
RispondiEliminala mia tavola nel soggiorno ha 8 sedie, una diversa dall'altra, scartavetrata a mano da noi (me e mio marito) e ridipinte l'una di un colore diverso dall'altro e ogni volta che le riguardo ripenso a quei fantastici momenti di...collaborazione e amore!!!
questa torta è divina!!!!!!!!con l'uva non l'ho mai provata!!!
bellissima l'idea delle sedie di colore diverso!! trovo che anche le tavole apparecchiate con lo stesso stile ma colori diversi siano bellissime. Raccontano di noi, del nostro gusto e trasmettono allegria sdrammatizzando la classica idea dell'antiquariato ;)
Eliminaun abbraccio e grazie per essere passata!
Che meraviglia!!! :) La piccoletta, in primis, ovviamente ;)...poi le foto e che delicata crostata, mi piace molto! :)
RispondiEliminaBacioniiii
ciao Danja!! spero siate in vacanza tu e la family. Un abbraccio
EliminaChe bello restituire nuova vita agli oggetti che nel passato hanno accompagnato la quotidianità dei nostri cari! I tuoi post sono sempre pieni di di cose belle e buone! Ciao cara sono passata a salutarti, vado in vacanza, ci rileggiamo a settembre. Simo
RispondiEliminaciao Simo! Buone vacanze a te e grazie per essere passata a salutarmi. Ci leggiamo a settembre! baciiiiiii
EliminaDare vita nuova alle cose è solo uno degli ultimi interessi di questa casa. Mi piace, anzi, CI piace, a me e gentil consorte.
RispondiEliminaQuella creaturina è il ritratto della felicità e per la crostatina, sto tentando in vano di prenderne una fetta attraverso il monitor... :P
Bacetti
Sono felice che ti piaccia questa crostata. Semplicissima e facile da ricordare ;) ciaoooooooo
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